Bio Sketch

La fotografa Adriana Tuzzo, classe 1975 e residente a Bologna, si occupa soprattutto di reportage, fotografia industriale e commerciale documentazione di eventi, ma spazia tra i più svariati ambiti della fotografia, con particolare interesse per il cinema, il teatro e la musica.

Ed è principalmente alla musica che si è dedicata negli ultimi anni, collaborando con numerosi artisti e sviluppando progetti fotografici ad essa legati, con un occhio particolare al sociale.

È associata a Donne Fotografe e AIRF – Associazione Italiana Reporters Fotografi. Per quest’ultima associazione ha recentemente ideato e organizzato “Raccontare con l’immagine”, un ampio progetto rivolto a tutta la cittadinanza, che ha coinvolto grandi protagonisti della comunicazione visiva, per parlare di fotografia e fotogiornalismo nell’era contemporanea.

Oltre a collaborare con l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, è da poco entrata a far parte della redazione fotografica della rivista Jazzit.

contact • info@adrianatuzzo.com

instagram • www.instagram.com/adrianatuzzo_photography

Le mie motivazioni

Civitates rispecchia ogni mio ideale di vita e di condivisione. Rappresenta l’opportunità di crescere insieme, sulla base di solidi valori di comunità e coscienza civica.

Diventa l’occasione perfetta per portare alla luce e riscoprire la necessità e l’urgenza di condividere esperienze ed energie attraverso l’incontro, l’ascolto, l’arricchimento reciproco tra le persone, ma anche nel rapporto con il territorio e le sue peculiarità.

I laboratori fotografici che propongo non si limitano a portare a casa un’esperienza di storytelling, ma nascono in nome degli stessi principi su cui si fonda Civitates, con l’obiettivo di sviluppare uno sguardo personale, da impiegare nella costruzione di una narrazione corale.

Residenza Artistica di Comunità > 2021 - data da definirsi

Per la mia residenza artistica propongo laboratori fotografici destinati ai giovanissimi, sia bambini (8-11 anni) che adolescenti, con la finalità di sviluppare un tema ispirato a suggestioni, particolari eventi o caratteristiche del luogo di svolgimento.

L’obiettivo è realizzare un progetto collettivo, un percorso per immagini, da compiere attraverso l’occhio del singolo partecipante, fino a confluire in una narrazione fotografica corale.

I ragazzi non si cimenteranno semplicemente in un’attività fotografica di storytelling, ma vivranno un’esperienza di arricchimento reciproco, da un lato conoscitiva, rapportandosi ai soggetti della loro storia ed entrando in empatia con questi, dall’altro dialettica, aprendosi al confronto e alla condivisione, con lo scopo e l’entusiasmo di costruire un racconto a più voci.

Considerato il ruolo ormai predominante che l’immagine riveste nel nostro quotidiano, il progetto risponde alla necessità di far emergere quanto sia fondamentale, sin dall’infanzia, stimolare lo sviluppo di una consapevolezza nel linguaggio visivo e attivare processi non passivi nel rapporto con l’immagine, accendendo una coscienza sia nella fruizione che nella creazione, e favorendo l’istinto a coltivare una cultura fotografica individuale e collettiva.