Il progetto Civitates Collescipoli 2030 intende attivare un processo di trasformazione del paese medievale umbro di Collescipoli in un ‘Borgo delle Arti’, ridisegnandone una nuova vocazione e un nuovo futuro a livello sociale, culturale, economico e turistico. L’idea – già premiata nel 2013 con la best practice europea dal titolo ‘Culture Shapes The Smart City’ e la buona pratica #laculturachevince – vuole rinnovare i fattori di sviluppo locale secondo i princìpi dettati dall’agenda ONU 2030.
Collescipoli come “Borgo delle Arti” significa attivare un processo strategico di rigenerazione del tessuto urbano e del patrimonio storico-artistico, di cui il paese è fortunatamente dotato, attraverso la nascita di una ‘Scuola Civica delle Arti’, la diffusione di spazi per la sperimentazione creativa [teatro studio, studi di registrazione, sale prova, web tv, radio, etc.], la costituzione di un nuovo ecosistema commerciale orientato alla cultura, alla musica e alle arti [librerie, atelier creativi e fotografici, negozi di musica, artigianato artistico, case editrici, etc.] e il ripensamento del paese come accademia [attraverso l’organizzazione di workshop, corsi di alta formazione, campus e stage sui temi riguardanti l’innovazione creativa e sociale] e come incubatore d’impresa sui temi delle arti, diventando così attrattivo per investitori e per giovani innovatori d’Italia e di tutto il mondo.
Collescipoli come ‘Borgo delle Arti’ significa inoltre coinvolgere la società civile in un processo di co-progettazione di eventi – Jazzit Fest [fine giugno] e A-Change: il festival delle buone pratiche [fine novembre] – promossi attraverso la formula della ‘Residenza Artistica di Comunità’, così da costruire un rapporto collaborativo con gli abitanti, invitandoli a diventare parte attiva nell’accoglienza, nel ristoro, nella comunicazione, nel co-finanziamento e nella realizzazione degli allestimenti.
Civitates Collescipoli 2030 è una proposta innovativa che ha l’ambizione di diventare un modello virtuoso di sviluppo locale su scala internazionale e che richiede una pianificazione d’interventi e di azioni da condividere con le istituzioni e con l’amministrazione pubblica, con imprenditori locali e con la società civile del territorio, a partire dalla Pro Loco di Collescipoli, che sarà coinvolta strategicamente nell’erogazione del servizio ristoro.
Si tratta di un’idea che necessita di lungimiranza, impegno civile, risorse e competenze, ed è per questo motivo che abbiamo ipotizzato la sua finalizzazione strategica entro il 2030 attraverso la costituzione di una ‘Fondazione di Comunità’: uno strumento di governance partecipato – per sua natura democratico, apolitico e aperto – che avrà lo scopo di diventare un catalizzatore di donazioni e risorse, pubbliche e private, così da coinvolgere gli attori del territorio che potrebbero e vorrebbero investire in un’idea nuova di welfare e di sviluppo, mirando a una democratizzazione e a una diffusione della filantropia e del mecenatismo.